Roma, 24 feb 2010 (CHB) - "L'Italia ha le leggi più severe al mondo contro la pedofilia e la pedo-pornografia. Chi commette questi reati sia certo che la pagherà cara, prima o poi. E non ci sono scappatoie: ora esiste il reato di adescamento di minori via internet e i termini di prescrizione per gli abusi di minori di anni 14 sono raddoppiati, le vittime potranno denunciare il loro aguzzino anche dopo venti anni, quando saranno adulti".
Il Ministro per le Pari Opportunità, Mara Carfagna, ha ricostituito oggi il Comitato interministeriale coordinamento per la lotta alla pedofilia (Ciclope), che ha come scopo quello di coordinare le attività di prevenzione e contrasto della pedofilia svolte dalle diverse amministrazioni dello Stato. "Rispetto al passato, l'Italia, recependo la Convenzione di Lanzarote, ha previsto aggravanti per ogni tipologia di reato: detenzione di materiale perdopornografico, atti sessuali con minorenne con punizione per tutti coloro che abusino delle loro posizioni di autorità o influenza sul minore, induzione alla prostituzione minorile, reclutamento di minori a prendere parte a spettacoli pornografici, la confisca dei beni delle organizzazioni di questo terribile traffico", ha spiegato il Ministro.
"Chi ancora oggi, come si legge in cronaca, si macchia di reati gravissimi come questi, non potrà certo farla franca", ha aggiunto. All'incontro, tenutosi presso il ministero, hanno partecipato il Capo di Gabinetto del Ministro, Simonetta Matone, che è anche focal point, e il Capo Dipartimento per le Pari Opportunità, Isabella Rauti. E' in via di costituzione anche la banca dati dell'Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile che sarà chiamata ad acquisire e monitorare i dati e le informazioni relativi alle attività di tutte le amministrazioni per la lotta al fenomeno. (chartabianca 17:22)