Cagliari, 16 mar 2010 (CHB). Cresce in Sardegna il fenomeno dei Comuni che accolgono i minori stranieri non accompagnati. Come emerge dal terzo Rapporto Anci, con un'indagine rivolta a tutti i Comuni italiani a cui hanno risposto 5.784 amministrazioni (il 71,4% del totale) anche l'Isola, sebbene toccata solo in modo marginale, accoglie sempre più bambini che arrivano da diversi Paesi del mondo.
Il rapporto è stato presentato l'11 marzo a Roma nella sede nazionale dell'associazione alla presenza di Flavio Zanonato, sindaco di Padova e vicepresidente dell'Anci con delega all'immigrazione, Giuseppe Maurizio Silveri, direttore generale immigrazione del ministero del lavoro e politiche sociali e presidente del Comitato Minori Stranieri e Mario Morcone, capo dipartimento per le Libertà Civili e l'Immigrazione del Ministero dell'Interno.
A livello nazionale - come scrive in una nota Palazzo Chigi - alla fine del 2008 sono stati 93 i Comuni che hanno preso in carico l'85% dei minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia; una cifra in crescita rispetto al 2006, quando il 75% del totale dei minori contattati o presi in carico era distribuito in 39 realtà comunali. E' quanto emerge dal "Terzo Rapporto Anci sui Minori stranieri non accompagnati", con un'indagine rivolta a tutti i Comuni italiani, a cui hanno risposto 5.784 amministrazioni, il 71,4% del totale.Secondo i dati, sono in aumento sia i comuni che offrono prima accoglienza in strutture di pronto intervento con permanenza breve (da 30 a 51 amministrazioni nel 2008), sia i comuni che gestiscono i servizi nella fase di seconda accoglienza in comunità, case famiglia, ecc. (da 30 a 46, per un totale di 3.841 minori assistiti). Tra il 2006 e il 2008 la presenza dei minori stranieri non accompagnati è rimasta sostanzialmente stabile in Italia, con un lieve calo dell'8,3%: da 7870 nel 2006, si è passati a 7216 nel 2008. Questo nonostante la flessione tra il 2006 e il 2007, legata al fatto che i minori rumeni e bulgari sono nel frattempo divenuti comunitari. A prendere in carico i minori non accompagnati sono principalmente le città con più di 100 mila abitanti (47,5%), ma anche i Comuni medi che ne hanno accolti il 23,2%, e quelli medi e piccoli (13,7%).
Il Rapporto evidenzia anche che nel 2008 è diminuito il numero di minori non accompagnati nelle quattro grandi città in cui la presenza è più numerosa (Roma, Milano, Torino e Trieste). Riduzione analoga a Napoli, ed anche nelle città medie quali Modena, Reggio Emilia, Parma, Piacenza, Trento, Cremona e Caltagirone. Il numero dei minori aumenta, invece, a Venezia, Ancona e Bologna, così come in altre città medie quali Ravenna, Pesaro, Macerata e Cividale del Friuli.
L'aumento maggiore ha riguardato i minori originari dell'Afganistan che dal 2006 al 2008 sono quasi triplicati (+170%). Consistenti anche gli incrementi di minori che giungono da Paesi africani instabili o in conflitto (Nigeria, Somalia, Eritrea, ecc.) e dunque potenziali richiedenti asilo, ai quali si aggiungono coloro che provengono dall'Egitto. Questo fatto determina un aumento dei minori non accompagnati nelle zone di frontiera o nelle aree di primo arrivo: Veneto, Marche, Friuli Venezia Giulia, Puglia e Sicilia. Queste cinque regioni nel 2008 risultano di fatto interessate dal 50,5% dei minori contattati presi in carico.
Dal punto di vista della ripartizione regionale, il Rapporto rileva come nel 2008 più della metà dei minori, pari al 58% del totale, si è concentrata in Sicilia, Emilia-Romagna, Lazio e Friuli Venezia Giulia. I minori non accompagnati presi in carico dai Comuni italiani nel 2008 sono perlopiù di minori di genere maschile (89,7%) poco sotto la maggiore età (il 51,9% ha 17 anni), provenienti soprattutto da Afghanistan, Albania, Egitto, Marocco, e Kosovo. (chartabianca, 11:09)