Sassari, 27 mar 2010 (CHB). All'indomani dell'incontro tenutosi in Coldiretti con tutte le cooperative del latte del Nord Sardegna, aderenti a Unci-Coldiretti, con i vertici dell'ASL di Sassari del per ridiscutere il problema dell'audit in merito alla legge 190 per i controlli agli stessi stabilimenti lattiero-caseari, il presidente Coldiretti Battista Cualbu, il direttore Pietro Greco e i presidenti delle cooperative lanciavano un sos all'indirizzo dell'Assessore all'Agricoltura Andrea Prato.
"Se l'assessore all'agricoltura regionale fosse in grado di portare la sua proposta e di attuarla immediatamente in merito al sostegno ovicaprino, con la relativa stanza di compensazione, molte aziende del territorio e le stesse cooperative forse potrebbero ancora sopravvivere". A parlare sono i vertici di Unci-Coldiretti Sassari con le relative cooperative associate, i quali, una volta per tutte, vogliono chiarezza e garanzie sul problema del sostegno vero all'indotto lattiero-caseario. Ormai si tratta di un vero dramma sociale che non porta danni irreparabili solamente all'allevatore che ne è direttamente coinvolto, ma si ripercuote su tutta l'economia locale e nell'indotto collegato.
Gli allevatori, le cooperative, in questo momento sono l'anello più debole dell'intera filiera e non solo hanno smesso di trarre sostentamento dal lavoro, ma da troppo tempo non riescono a far fronte alle spese vive di gestione. Per comprendere la gravità della situazione è sufficiente ricordare che negli ultimi dieci anni sono state chiuse più di cinquecento stalle. Alla luce della drammacità della situazione e per dare finalmente un segnale reale di speranza all'intero comparto ovi-caprino, i vertici di Unci-Coldiretti Sassari chiedono alla Politica Regionale ed in particolare all'assessore Prato di mettere in atto tutte le forze per far decollare a breve termine il progetto per risollevare l'intero comparto. (chartabianca,