La Regione non aveva e non ha nulla da verificare riguardo la questione in quanto già provveduto, a suo tempo, in merito alla destinazione del faro dell'Asinara. Non potevano essere certo le notizie di stampa a modificare lo stato degli atti, certificato prima dal trasferimento alla Regione Sardegna nel 2004 e poi dalla deliberazione della Giunta nel 2008 che ha assegnato il faro di Punta Scorno alla Conservatoria delle Coste. Si ribadisce, ancora una volta, che il faro dell'Asinara è soggetto a un'attenta opera di pianificazione da parte della Conservatoria delle Coste che punta fortemente a un suo uso pubblico e aperto al pubblico e che grazie alle sue peculiarità è adatto a essere utilizzato come struttura museale". (chartabianca, 20:16)