Martedì 16 dicembre 2025 - 00:04

LA REGIONE, PILI E 50 DEPUTATI: TUTTI IN SINTONIA PER TV LOCALI

Cagliari, 21 apr 2010 (CHB) - "Le televisioni regionali sono una risorsa del Paese e devono essere salvaguardate e rispettate. Il governo deve intervenire immediatamente per tutelare una risorsa democratica che tiene in vita l'informazione e l'identità regionale". Oltre 50 deputati di tutte le regioni italiane, primo firmatario Mauro Pili (Pdl), mettono nero su bianco la loro posizione con una mozione parlamentare che è stata presentata stamane alla Camera. Una mozione che chiede al governo di intervenire immediatamente per evitare il tracollo dell' emittenza locale regionale che per effetto del digitale terrestre potrebbe essere travolta e cancellata.
 
 

Per i 50 parlamentari del Pdl il richiamo parte dal presupposto che la sintonia automatica del posizionamento dei canali sul telecomando rappresenta una posizione di mercato che non può essere arbitrariamente stravolta ma deve rispettare quella precedente al digitale terrestre. "Le televisioni regionali - sostiene Pili, primo firmatario della mozione - sono imprese che hanno conquistato con grandi sacrifici le posizioni di mercato grazie ad investimenti e un ruolo insostituibile nel mondo dell'informazione. Azzerare questo patrimonio con un colpo di sintonia automatica è un colpo letale che rischia di provocare migliaia di disoccupati in un colpo solo". Le televisioni regionali - prosegue Pili - devono essere inserite a pieno titolo nella sintonia automatica dal n.8 ad almeno il numero 20 del telecomando. I criteri devono rispettare la storia di ogni singola regione e non può essere un provvedimento burocratico o politico a cancellare questo patrimonio. La Sardegna, prima regione a sperimentare l'attivazione del digitale terrestre - sostiene Pili - ha pesantemente pagato l'aggravio della fase di avvio e della sua gestione e ormai in tutte le regioni italiane si verifica un crollo degli ascolti che rischia di provocare un danno economico insopportabile per le televisioni regionali".

"Nella fase sperimentale - ricorda la mozione - era stato definito un automatico riposizionamento delle reti affidando alle televisioni regionali una collocazione nella sintonia automatica subito dopo le principali sette reti nazionali. Questo principio ora non può essere stravolto ma deve essere confermato. Tale posizionamento automatico che rappresentava non solo il rispetto di posizioni di mercato conquistate con anni di attività informativa e di autonome produzioni televisive rappresenta soprattutto una garanzia di tutela della specialità culturale, identitaria, delle Regioni. L'informazione regionale garantita dalle Tv locali - sostiene Pili - ha sempre rappresentato un fattore di democrazia rilevante nel panorama informativo e va salvaguardato con decisione. Da mesi l'attivazione di una sintonia automatica non regionale - sostiene Pili - ha duramente penalizzato e colpito le emittenti televisive regionali con un danno economico rilevante e soprattutto con una ricaduta inaccettabile sul piano democratico, inteso come il venir meno del diritto all'informazione regionale e alla produzione culturale proposta dalle emittenti locali. In gran parte delle Regioni italiane - ricordano i cinquanta parlamentari - si stanno moltiplicando le denuncie degli utenti e degli operatori delle tv locali che rischiano di subire un contraccolpo devastante se non si interverrà con un urgenza per ripristinare le condizioni di partenza che prevedevano appunto la tutela del posizionamento delle tv locali nelle prime posizioni del telecomando".

La mozione impegna il governo: a intervenire con tutti gli strumenti a disposizione per valutare il danno provocato da tale situazione al fine di individuare con somma urgenza le soluzioni necessarie; a valutare l'opportunità che l'articolazione del digitale terrestre sul territorio nazionale abbia come fondamento quello di una puntuale ripartizione delle prime nove scelte della sintonia automatica con un'adeguata attribuzione alle televisioni regionali, individuando procedure e soluzioni idonee a rendere tale processo immediatamente applicabile; a promuovere urgenti iniziative utili a garantire il rispetto delle intese intercorse che avevano garantito il rispetto e la salvaguardia dell'emittenza locale. (chartabianca 12:43)