Perugia, 26 apr 2010 (CHB) - Ultimo appuntamento del ciclo "Donne, media e potere" che al Festival internazionale di giornalismo in questi giorni ha visto il susseguirsi di grandi firme femminili del panorama giornalistico italiano e internazionale. Si sa che quando si parla della condizione della donna e del suo complicato rapporto con i media e col potere gli animi si accendono e gli interrogativi iniziano a proliferare, ma se ci si ferma a riflettere sul fenomeno del "velinismo" i toni diventano ironici e addirittura sarcastici se a moderare c'è Luca Telese, giornalista de Il fatto quotidiano. Il velinismo è un fenomeno mede in Italy, che non ha precedenti nella storia del nostro paese. Ma che cos'è il "velinismo" politico? Caterina Soffici, scrittrice e giornalista del Riformista, e Sofia Ventura, docente e ‘faro' della Fondazione FareFuturo tentano di spiegare la genesi e l'evoluzione ‘darwiana' del fenomeno alla platea del germito teatro Pavone.
"Il velinismo politico non ha niente a che vedere con quello che potrebbe spiegarci Antonio Ricci a Striscia la Notizia - chiarisce Caterina Soffici - è un fenomeno che nasce nel momento in cui la velina diventa ‘politica', cioè quando le donne dello spettacolo utilizzano l'avvenenza del proprio corpo per entrare nel mondo della politica. Le donne dello spettacolo che hanno dato il via al velinismo sono: Flavia Vento, Barbara Matera, fino a ricordare Angela Sozio, la rossa del grande fratello". A rincarare la dose e i toni è Sofia Ventura che racconta come con il suo editoriale "il velinismo non serve" , ripreso poi in seguito da repubblica.it, ha contribuito a portare all'opinione pubblica la riflessione sul fenomeno orami affermato. (chartabianca 17:18)
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