"Rappresenta un passo avanti importante nella lotta contro il diabete - ha sottolineato il senatore Antonio Tomassini, presidente della Commissione Sanità del Senato - Frutto di un lavoro che va avanti da tre anni ed ha coinvolto istituzioni, mondo scientifico, associazioni, industria farmaceutica e mondo della comunicazione, con l'impegno di rispettare i diritti del diabetico in tutti i momenti della sua malattia. La battaglia si incentra sulla ricerca, sulla predittività (la probabilità che un soggetto positivo ad un test sia effettivamente malato) e sulla cura, con l'obiettivo di aumentare la durata della vita, ma soprattutto la sua qualità e l'autosufficienza del malato."
Il Manifesto è diviso in undici sezioni che enunciano i punti sui quali deve essere basata la corretta assistenza: 1) Diritti della persona con diabete; 2) Aspettative e responsabilità della persona con diabete e dei familiari; 3) Educazione continua della persona con diabete; 4) Dialogo medico-persona con diabete; 5) Controllo del diabete; 6) Prevenzione del diabete; 7) Impegno nella ricerca; 8) Associazionismo responsabile; 9) Diabete in gravidanza; 10) Diabete in età evolutiva; 11) Immigrazione e diabete.
"L'adozione del ‘Manifesto' rappresenta un importante nuovo strumento in ambito sanitario - ha aggiunto l'assessore Liori - soprattutto, come punto di riferimento per pianificare, gestire e verificare nel tempo la corretta assistenza, sia in ambito ospedaliero che territoriale, anche attraverso il coinvolgimento degli stessi pazienti e delle loro associazioni, parte integrante di una logica di compartecipazione attiva e consapevole alla promozione della salute."
"Abbiamo un'incidenza sei volte superiore a quella nazionale e la malattia colpisce sempre più le fasce giovanili. Perciò, la Sardegna potrebbe diventare un laboratorio vivente di studio per il diabete - ha proposto Marco Songini, primario di diabetologia all'ospedale Brotzu - come anche per le altre malattie autoimmuni." (chartabianca 09:26)