Cagliari, 19 mag 2010 (CHB) - "Per non far morire l'agricoltura in Sardegna è necessario che almeno 500 megawatt di energia provenienti da fonti rinnovabili, vengano destinati a questo comparto. Sono indispensabili atti concreti e immediati, non c'è più il tempo di fare solamente proclami". È l'appello che Confagricoltura Sardegna rivolge al presidente della Regione Ugo Cappellacci e alla Giunta.
"Uno dei comparti strategici dell'Isola - spiega il presidente dell'associazione Gigi Picciau - vive oggi uno dei momenti più difficili degli ultimi decenni e tra le soluzioni che possono salvarlo da qui al 2013 è la multifunzionalità energetica. Pensiamo che l'utilizzo delle rinnovabili, se destinate al sistema produttivo agricolo e a quello serricolo in particolare, possa contribuire fortemente ad assicurare il futuro del comparto isolano".
Da qui l'appello alla Regione: "Chiediamo di agire immediatamente perché di tempo non ce n'è più, affinchè almeno 500 megawatt vengano riservati all'agricoltura sarda. Oggi nell'Isola si produce più energia da fonti alternative in misura ben maggiore rispetto a quanta se ne consuma e alla capacità reale di assorbirla. Se la nostra richiesta fosse disattesa, verrebbe meno la garanzia per l'esistenza stessa del comparto agricolo in Sardegna. E sappiamo questo cosa potrebbe comportare, dal punto di vista economico e sociale", conclude il presidente Picciau. (chartabianca 18:56)
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