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SASSARI, COSI' ERANO GLI ASILI NELL'800

Sassari, 23 mag 2010 (CHB) - Il fascino delle vecchie carte per una ricerca insolita sull'assistenza ai bambini sassaresi tra l'Ottocento e il Novecento. Gli studenti del liceo scientifico Spano hanno concluso la scorsa settimana un approfondimento sugli asili infantili cittadini. Lo studio è stato effettuato nell'Archivio storico del Comune, all'interno di un laboratorio didattico guidato dal direttore della struttura, Paolo Cau, e dell'insegnante Francesco Tanda. La ricerca è stata ricca di suggestioni. Gli studenti hanno rispolverato i fascicoli dell'Archivio dedicati alla prima assistenza all'infanzia. Grazie a questo singolare viaggio nel passato, i ragazzi hanno scoperto le modalità di abbandono ed esposizione degli infanti, e le speciali classificazioni contenute nei registri dell'Asilo infantile maschile e femminile dai 2 ai 5 anni. Qui i bambini erano suddivisi in «signorini» e «poveri»: intitolazioni che già da sole paiono sufficientemente indicative delle potenzialità di studio in fatto di «storia di genere» offerte dalla documentazione d'archivio.

Il laboratorio di didattica della storia è nato come "costola" di Monumenti Aperti, per offrire un approccio non traumatico alla metodologia della ricerca storica da parte degli studenti. Sono state predisposte all'interno del laboratorio alcune giornate di approfondimento in collaborazione con i demografi del Dipartimento di Economia dell'Università di Sassari sul tema del ciclo della vita in Sardegna: nascita e matrimonio con particolare riguardo alle differenze di genere in materia di accesso al matrimonio, neolocalità, endogamia.

Al termine del laboratorio i ragazzi hanno realizzato prodotti informatici riassuntivi che illustrano il fenomeno dell'infanzia abbandonata e il tema della prescolarità infantile a Sassari. I risultati di questo lavoro sono stati presentati lo scorso 15 maggio nella sala conferenze dell'Archivio Storico Comunale. La giornata si è chiusa con la consegna dei diplomi agli studenti che hanno dato vita al laboratorio da parte dei rappresentanti dell'amministrazione comunale e del preside Francesco Accardo. (chartabianca 11:53)