Martedì 16 dicembre 2025 - 09:43

ARRIVANO LE PECORE BIO-TECH: PROGETTO CIA E CONFAGRICOLTURA

Cagliari, 27 mag 2010 (CHB) - Il transponder iniettabile è lo strumento più adatto alla identificazione elettronica degli ovi-caprini. Lo dimostra una studio condotto da Confagricoltura e Cia, in collaborazione con l'assessorato regionale alla Sanità e all'Università di Sassari. Dal 31 dicembre 2009, è entrato in vigore anche in Italia, il regolamento comunitario che obbliga tutti gli allevamenti di ovicaprini, a dotarsi dell'identificazione elettronica entro i sei mesi dalla nascita dei capi e prima che abbandonino l'azienda d'origine. Il nuovo strumento, che si aggiunge all'identificazione visiva (marchio auricolare e tatuaggio), presenta diverse modalità. L'Italia ha scelto di utilizzare il bolo ruminale, un chip che viene introdotto nel pre stomaco degli animali, all'interno di una capsula di ceramica e attivato da un lettore che visualizza il codice corrispondente alla marca auricolare dell'animale.

Confagricoltura e Cia, pur non contrari al bolo ruminale, non possono fare a meno di rilevare che sia traumatico per l'animale ed eccessivamente costoso. Le due confederazioni hanno quindi avviato un progetto di sperimentazione, in collaborazione con l'università di Sassari e l'assessorato regionale alla Sanità, che prevede l'adozione del transponder elettronico, una carta di identità che contiene diversi dati, dalla nascita alla tracciabilità genetica, dalle vaccinazioni alla produzione.

Di ultima generazione, il transponder elettronico, presenta numerosi vantaggi. È facile da installare sotto la cute dell'animale, è di piccole dimensioni, non molto invasivo, presenta una scarsa percentuale di rigetti e non migra in altre parti del corpo. Ciò consente che non venga perso durante la macellazione.

I dettagli dello studio e della sperimentazione, che potrebbe essere applicata anche a tutte le altre specie animali, verranno illustrati nel corso di un convegno che si terrà a Cagliari venerdì 28 maggio alle 10 al Caesar's Hotel, alla presenza dei rappresentanti di Confagricoltura e Cia, dell'assessore alla Sanità Antonello Liori, del curatore del progetto pilota Walter Pinna, docente del dipartimento di biologia animale dell'Università di Sassari e dei direttori di Argea, Laore ed Agris. (chartabianca, 12:50)