Martedì 16 dicembre 2025 - 09:30

PESCA, UNCI: A RISCHIO DA OGGI I PIATTI TIPICI DEL MADE IN ITALY

Roma, 1 giu 2010 (CHB) - "I pescatori dei Compartimenti Marittimi di molte regioni italiane sono in stato di agitazione. Da oggi entra in vigore per l'Italia il Regolamento Mediterraneo 1967/2006. L'Unci Pesca tiene ad evidenziare così una situazione che avrà un notevole impatto sulle catture e sul relativo reddito delle imprese del settore, tra cui molte cooperative della pesca. Si giunge, infatti, per via anche di una carente informazione e formazione, a tre anni dalla deroga, impreparati all'effettiva applicazione della nuova normativa che prevede un adeguamento della maglia delle reti trainate da 40mm a 50 mm e ad una distanza dalla costa per le catture di 1,5 miglia e 0.3 per le draghe adoperate per la cattura dei bivalvi.

A rischio saranno, infatti, alcune varietà tipiche di pescato italiano come seppie, calamaretti e telline, rossetti, bianchetti e latterini e molti piatti tradizionali del nostro Made in Italy, come le fritture di paranza, con ripercussioni evidenti anche per il consumatore finale.
Difatti, da domani, grazie alle nuove regole comunitarie ci sarà una invasione di pescato estero, che favorisce la grande distribuzione organizzata a discapito dei "piccoli mercatini rionali di pesce". Una politica contraria al famoso "KM 0" che tende ad esaltare la tipicità italiana, accorciare la filiera ittica, che tanto valore aggiunto offre al reddito dei nostri pescatori. Non bisogna dimenticare, precisa l'Unci Pesca che la tradizionale economia ittica italiana è basata soprattutto sulla piccola pesca artigianale, composta per lo più da imprese familiari e poco industrializzata. Le nuove regole Ue non tengono conto delle nostre tradizioni e culture Regionali e giungono in un momento delicato per il settore, già gravato dalla attuale crisi e dal caro gasolio. Tutto ciò potrebbe condurre, peraltro, ad un fermo forzato delle imbarcazioni italiane con ripercussioni per l'economia ittica, per i lavoratori e le loro famiglie".

"Le disposizioni comunitarie coinvolgono circa 1.000 pescherecci in tutta Italia e 3.000 addetti, per un volume d'affari che incide per il 5% sul totale del settore. Va però, aggiunto in merito all'applicazione del regolamento della pesca nel mediterraneo, che le regole sono regole e vanno comunque rispettate. Intanto, accogliamo favorevolmente l'istituzione da parte del Ministro delle Politiche Agricole Giancarlo Galan di una specifica unità di crisi sulle misure previste dal Consiglio Ue." (chartabianca 10:15)