(CHB) - Cagliari, 18 ott 2011 - La grande libreria digitale della Regione Sardegna è indicata fra gli esempi eccellenti a livello nazionale nel settore dell'innovazione tecnologica applicata ai beni culturali. Lo ha dichiarato a Corriere Economia  Francesca Velani, direttore di Lubec, la rassegna internazionale dedicata ai beni culturali e tecnologie, che si svolgerà da giovedì 20 a sabato 22 ottobre al Real Collegio di Lucca e che vedrà la partecipazione delle più importanti aziende del settore.

Verranno presentati progetti innovativi sulla salvaguardia del patrimonio artistico e paesaggistico, il primo rapporto nazionale sui modelli di sviluppo delle città d'arte, la carta del volontariato nei beni culturali, come funziona la simulazione digitale applicata all'archeologia e ai musei. Un'opportunità anche per gli operatori sardi del settore. Secondo i dati riportati sull'inserto economico, i beni culturali costituiscono "un affare da quasi 200 miliardi di euro. Che potrebbe raddoppiare (o triplicare) con un impiego massiccio e innovativo della tecnologia". In Italia ci sono 900 mila imprese che operano nel settore con quasi 4 milioni di occupati.

Da uno studio commissionato dal Mibac emerge che il 59,5% delle aziende riconosce alla innovazione tecnologica un ruolo strategico per la crescita delle attività legate al patrimonio culturale. Rispetto a quello privato "nei progetti d'eccellenza con impiego delle nuove tecnologie il comparto pubblico è in grande vantaggio", ha detto ancora Velani, citando solo gli esempi della Sardegna Digital Library e del museo multimediale di Palazzo Valentini a Roma. (chartabianca 10:09)