Martedì 16 dicembre 2025 - 23:39
TRE VINI DOC CAGLIARITANI FUORI DA LISTA UE
(CHB) - Cagliari , 09 apr 2013 - Ci sono meno vini sardi Doc nei registri dell'Unione europea. La Commissione europea ha cancellato tre etichette Doc del Cagliaritano: la Malvasia di Cagliari, il Monica di Cagliari e il Moscato di Cagliari non fanno più parte dell'elenco istituito con il regolamento 1234/2007 del Consiglio europeo. Il provvedimento (nuovo regolamento di esecuzione 172/2013) è ufficiale ed è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale dell'Unione europea. Assieme alle tre Denominazioni di origine controllate del Cagliaritano, l'Ue ha eliminato altre 20 etichette italiane e numerose altre di diversi Paesi membri (tra cui Francia, Spagna, Grecia e altri).
All'origine della decisione della Commissione, secondo quanto apprende il notiziario Chartabianca, ci sarebbe il fatto che per diversi vini non sarebbe stato possibile presentare i dossier richiesti dall'organismo comunitario per rinnovare l'iscrizione, né accertare nuovamente il legame geografico con un determinato areale di produzione. Passaggi che l'Ue reputa necessari soprattutto da quando è in vigore, dal 2009, la nuova Ocm (Organizzazione comune di mercato) del comparto vitivinicolo che ha previsto il passaggio dalle vecchie Igt, Doc e Docg alle Igp e Dop (già presenti per il resto dei prodotti agroalimentari).
In ogni caso, lo stesso regolamento 172 specifica che "l'eliminazione dal registro non deve pregiudicare i vini che sono stati immessi sul mercato o etichettati, prima dell'entrata in vigore del presente regolamento, con denominazioni da eliminare. Occorre quindi autorizzare la commercializzazione di tali vini fino a esaurimento delle scorte".
Si tratta di una notizia sicuramente inaspettata per il mondo del vino, specie quello della Sardegna che in questi giorni al Vinitaly sta ricevendo premi e riconoscimenti. Due giorni fa il ministero dell'Agricoltura, con il Comitato nazionale vini Dop e Igp, ha presentato alla rassegna di Verona il rapporto sui vini Doc in occasione dei 50 anni delle Denominazioni di origine controllata.
All'origine della decisione della Commissione, secondo quanto apprende il notiziario Chartabianca, ci sarebbe il fatto che per diversi vini non sarebbe stato possibile presentare i dossier richiesti dall'organismo comunitario per rinnovare l'iscrizione, né accertare nuovamente il legame geografico con un determinato areale di produzione. Passaggi che l'Ue reputa necessari soprattutto da quando è in vigore, dal 2009, la nuova Ocm (Organizzazione comune di mercato) del comparto vitivinicolo che ha previsto il passaggio dalle vecchie Igt, Doc e Docg alle Igp e Dop (già presenti per il resto dei prodotti agroalimentari).
In ogni caso, lo stesso regolamento 172 specifica che "l'eliminazione dal registro non deve pregiudicare i vini che sono stati immessi sul mercato o etichettati, prima dell'entrata in vigore del presente regolamento, con denominazioni da eliminare. Occorre quindi autorizzare la commercializzazione di tali vini fino a esaurimento delle scorte".
Si tratta di una notizia sicuramente inaspettata per il mondo del vino, specie quello della Sardegna che in questi giorni al Vinitaly sta ricevendo premi e riconoscimenti. Due giorni fa il ministero dell'Agricoltura, con il Comitato nazionale vini Dop e Igp, ha presentato alla rassegna di Verona il rapporto sui vini Doc in occasione dei 50 anni delle Denominazioni di origine controllata.
VINO, PICCIAU (CONSORZIO TUTELA): I DOC NON SPARISCONO, CAMBIANO I NOMI
Le tre etichette Doc del Cagliaritano Malvasia di Cagliari, Monica di Cagliari e Moscato di Cagliari solo in apparenza scompaiono dall'elenco istituito con il regolamento 1234/2007 del Consiglio europeo per Denominazioni di origine controllate perché in realtà entrano a far parte di una nuova Doc che prende il nome di "Cagliari Doc". A svelare l'arcano al notiziario di Chartabianca è Gigi Picciau, presidente del Consorzio di tutela dei vini Doc della Sardegna.
"Con la revisione dei disciplinari - spiega l'imprenditore vitivinicolo - è stata presentata la richiesta di una nuova denominazione chiamata "Cagliari doc" che comprende anche il vermentino, in quanto il Cagliaritano vuole differenziarsi da Vermentino Gallura, Vermentino Alghero e Vermentino Sardegna. Una decisione risalente a più di un anno fa a cui i produttori di vermentino di Cagliari hanno detto sì il 99 per cento di adesione, praticamente un plebiscito. Se quindi sparisce per esempio Malvasia di Cagliari, nasce "Cagliari Doc Malvasia", per il cambio di nome". Le nuove normative consentono di mettere in testa la parola Sardegna.
"Anche questo è stata una costruzione a cui ci siamo dedicati nel tempo e vogliamo scrivere il nome perché commercialmente è un discorso importante", conclude Picciau. (CHARTABIANCA)
"Con la revisione dei disciplinari - spiega l'imprenditore vitivinicolo - è stata presentata la richiesta di una nuova denominazione chiamata "Cagliari doc" che comprende anche il vermentino, in quanto il Cagliaritano vuole differenziarsi da Vermentino Gallura, Vermentino Alghero e Vermentino Sardegna. Una decisione risalente a più di un anno fa a cui i produttori di vermentino di Cagliari hanno detto sì il 99 per cento di adesione, praticamente un plebiscito. Se quindi sparisce per esempio Malvasia di Cagliari, nasce "Cagliari Doc Malvasia", per il cambio di nome". Le nuove normative consentono di mettere in testa la parola Sardegna.
"Anche questo è stata una costruzione a cui ci siamo dedicati nel tempo e vogliamo scrivere il nome perché commercialmente è un discorso importante", conclude Picciau. (CHARTABIANCA)