Martedì 16 dicembre 2025 - 00:02

MEDIA: ANCHE FANTASIA (AD NIELSEN) LEGGE IL NOTIZIARIO CHARTABIANCA

linkontro nielsen chartabianca
(CHB) - Cagliari, 30 mag 2014 - Anche Giovanni Fantasia, amministratore delegato di Nielsen, la società leader mondiale nelle informazioni di marketing e nella rilevazione di dati sui consumi e sull’utilizzo dei media, legge Chartabianca, l'innovativo notiziario politico-economico per abbonati incentrato sulla Sardegna. Lo scrive la testata specializzata Prima Comunicazione nel servizio del 26 maggio 2014 dal titolo "Consumi e crisi: l’italiano più risparmiatore, ‘casalingo’ e hi-tech (Nielsen)". Ecco l'articolo integrale: 

Dalle tre I (Internet, Inglese, Impresa) del 2001, alle 3 C di oggi (Competizione, Collaborazione, Comportamenti). E’ il viatico che attende il consumatore disilluso dopo il fallimento delle ricette mirabolanti di quindici anni fa, quelle che dovevano aprire uno squarcio su un futuro meno incerto e invece si trova ad affrontare l’incubo di una crisi economico-sociale che rischia di diventare sistemica. Un invito a non rassegnarsi a questa assegna di prospettiva è venuta da Mitch Barns, ceo di Nielsen, che intervenendo alla 30° edizione de Linkontro, appuntamento annuale della business community dei consumi, che ha visto sfilare 26 relatori sul palco dell’auditorium del Forte Village, a Santa Margherita di Pula (Ca) in una ‘tre giorni’ seguita da 570 manager del largo consumo e della comunicazione, appartenenti a oltre 250 aziende.

‘Inspiring the change’: a questo tema ha dedicato il suo intervento Barns, illustrando tre prospettive per ‘ispirare’ il cambiamento. La prima è quella che arte da un cambiamento rivolto all’esterno che si traduce in un superamento della competizione su tutto per arrivare a forme di collaborazione con i concorrenti, soprattutto se sono vantaggiose per entrambi, se sviluppano pensiero creativo e, ovviamente, purché siano legali. Tra gli esempi citati dal ceo di Nielsen, quello di due quotidiani concorrenti di Boston e New York che collaborano per su due aspetti critici per i media tradizionali: la distribuzione e la stampa. Il secondo cambiamento è quello interno che deve tradursi nel ‘portare in viaggio l’azienda’. E Barns ha fatto un omaggio all’Italia, richiamando il mito del viaggio di Enea che portò alla fondazione di Roma ‘ma non fu fatto in un giorno’. Il percorso sarà irto di ostacoli – ha sottolineato: alcuni si ritireranno, ma occorre perseverare, andare avanti come facevano i personaggio mitologici. Infine, il terzo cambiamento, all’apparenza – ha osservato – il più facile ma anche il più complicato, che deve partire da noi, ma soprattutto dalla nostra capacità di metterci in gioco, di avere Coraggio. E questa quarta C è risuonata più volte nei diversi momenti de Linkontro 2014, come la mattina di venerdì 23 maggio quando Michele Alessi, amministratore delegato dell’azienda tra le maggiori che operano nel settore del design, e Francesco Mutti, ad dell’azienda specializzata nelle conserve alimentare e in particolare nel settore del pomodoro, sono stati intervisti da Corrado Formigli, degli esempi raccontati dal conduttore di ‘Piazza Pulita’ nel libro ‘Impresa Impossibile, storie di italiani che hanno combattuto e vinto la crisi’, edito da Mondadori.

Un dato su tutti ha soddisfatto i vertici della Nielsen, e l’ha fornito il prof. Vincenzo Perrone della Bocconi: i bilanci 2012 di 120 delle 250 aziende presenti a Linkontro, segnano ricavi per 47,5 miliardi di euro, pari al 6 per mille del Pil dell’Italia. L’amministratore delegato di Nielsen, Giovanni Fantasia, ha aperto i lavori illustrando lo studio sugli scenari evolutivi dei comportamenti e stili di vita dei consumatori. Oggi l’italiano è più risparmiatore, pianificatore, condivide l’auto e la formazione, è tecnologico ma pure attento alla famiglia. Rispetto al 2010, l’analisi di Nielsen evidenzia un più marcato orientamento verso la riscoperta e la conseguente difesa dei valori familiari, con uno sguardo alla digitalizzazione dei gesti più comuni. Il consumatore delineato è più risparmiatore (82% degli intervistati, rispetto al 72% del 2010), pianificatore nel definire le spese e razionale nelle scelte (70% vs 57%), devoto alla famiglia (63% vs 56), casalingo (60% vs 55%) e, tecnologico (82%). L’italiano di oggi inoltre dedica più tempo alla casa e alla famiglia, lasciati da parte in questi anni di crisi. Nel 2013 il tempo medio speso in casa è pari a 146 minuti, 15 in più rispetto al 2010. Di conseguenza è minore il tempo libero passato fuori dalle mura domestiche, pari a 94 minuti, sei in meno rispetto a tre anni prima. A sostegno di questo nuovo ‘Family Consumer’ modellato da Nielsen, anche l’incremento del tempo per le attività tipicamente familiari: sono 87 i minuti dedicati alla cura della casa (rispetto ai 71 del 2010), 85 quelli per la cura dei figli (69 nel 2010) e 69 per cucinare (55 nel 2010). Non a caso, tra i più significativi mutamenti negli interessi, l’incremento più elevato è relativo al tema ‘Cucina’, pari a 15 punti percentuali in più rispetto al 2010.

Fantasia aveva appena finito di parlare quando gli è stato mostrato il primo di due lanci di una piccola agenzia specializzata sarda, Chartabianca, una startup, che conferma la ‘fame di informazione’ che da sempre caratterizza la Sardegna. E una delle sue caratteristiche è che sfrutta soprattutto i canali mobili (smartphone, tablet). Quello che appare davvero il ‘futuro dietro la porta’. A ribadire questa tendenza è stato anche Luca Bordin, general manager media sales & solutions di Nielsen. “Oggi per la prima volta – ha spiegato – stiamo assistendo a un calo generalizzato dell’accesso a internet da Pc. Nel corso del 2013, in Italia si è registrata una riduzione del -3,4% dell’audience web da PC rispetto al mobile, così come in altre parti d’Europa, e in Usa, dove il gap è -4,3%. Nel nostro Paese ormai si può parlare di ‘mobile addiction’ fra i cittadini: il 73% dei giovani (18-34 anni) che usa internet, lo fa da mobile e per 45 ore mensili. Per la fascia 35-54 anni si tratta del 47% del campione, per 30 ore al mese. Non sono esclusi gli over 55: c’è un 18% che accede al web da smartphone e tablet e lo fa per 27 ore mensili”.

Un’analisi e uno scenario ormai dietro l’angolo su cui si è soffermato anche Fabio Vaccarono, country managing director di Google Italy. Anticipare le tendenze, innovare per crescere ed essere agili per tenere il passo con il ritmo del cambiamento sono le caratteristiche che le aziende devono avere per essere competitive nell’era del ‘tutto connesso’. “Viviamo in un mondo in cui tutto è iperconnesso, accelerato e ricco di nuove opportunità. Le imprese, per essere vincenti, – ha concluso Vaccarono – devono sviluppare la capacità di anticipare le tendenze, non di seguirle. Devono essere in grado di innovare per crescere ed essere flessibili per tenere il passo con il cambiamento. Sul web, ci sono letteralmente miliardi di momenti in cui i brand possono interagire con i consumatori: per continuare a essere competitivi, devono abbandonare logiche superate, solo apparentemente rassicuranti, aumentare il ritmo della sperimentazione e comprimere i tempi di sviluppo”. (g.g) (CHARTABIANCA)