- Serve un patto tra istituzioni pubbliche e aziende private per spingere l'export made in Italy, dall'agroalimentare all'artigianato e commercio. Lo propone oggi, dalle colonne del Sole 24 Ore, Giandomenico Auricchio, vicepresidente Unioncamere e numero uno dell'omonima impresa di formaggi.
Per Auricchio la parola chiave è "promozione", e le nuove norme dovranno "porre rimedio alla dispersione e cancellare le sovrapposizioni concentrate nella fascia fino ai 50 dipendenti e diffuse sul territorio". Per promuovere le aziende "si deve necessariamente partire dal territorio. La strategia di export che si va diffondendo, anche tra i piccoli (aggredire più nicchie specializzate anziché singoli mercati), è una sfida per le politiche di promozione che richiede forte specializzazione di competenze di servizio e reale radicamento, sia sui territori di partenza sia su quelli di arrivo. In questa prospettiva, la sussidiarietà rappresenta una risorsa efficace per dare le risposte che servono alle Pmi. Sicuramente ci sono azioni che è più efficiente realizzare in maniera accentrata (informazione economico-specialistica, missioni-Paese, protezione del made in Italy, campagne di comunicazione, attrazione di investimenti e altro ancora). Molte altre iniziative promozionali che si potrebbero definire "al dettaglio", possono però raggiungere più efficacemente le imprese più piccole attraverso il partenariato pubblico-privato (Camere di commercio, sia in Italia sia all'estero, sistema delle fiere, consorzi export)".
Auricchio ricorda l'esperienza "di un paese-leader come la Germania, che pure ha meno imprese esportatrici di noi", e che "dimostra che la sussidiarietà tra enti nazionali e territoriali (in particolare le Camere di commercio operanti sul territorio nazionale e quelle all'estero) funziona e da buoni risultati. In Italia, nel 2013 il sistema camerale ha realizzato oltre 670 iniziative di carattere promozionale e quasi 330 interventi specifici (coordinate su tutto il territorio nazionale) per la valorizzazione delle produzioni locali, azioni che hanno permesso di raggiungere e coinvolgere quasi 20mila tra imprese e operatori di mercato. Mentre, attraverso le Camere all'estero, ha svolto azioni promozionali in 55 Paesi in favore di circa 70 mila imprese, realizzando circa 300mila contatti di affari".