- Professioni e professioniste: esperienze dal Centro e Sud Sardegna. A questo tema il liceo Pitagora di Isili-Laconi ha voluto ieri dedicare una giornata di approfondimento per i propri studenti che si avviano a svolgere un’esperienza lavorativa all’interno del percorso formativo liceale.
LE OPPORTUNITA’. Come ha ricordato il dirigente scolastico, Giulio Anedda, la scuola ha voluto presentare agli studenti un vasto panorama di attività, con lavoratrici e imprenditrici provenienti da settori tra loro molto diversi: l’ingegneria, il giornalismo, l’ostetricia, la contabilità e il fisco ma anche le attività artigiane locali che rinnovano e reinterpretano le tradizioni, come la sartoria, la panificazione artigianale, la lavorazione della pelle e, infine, professioni nuove e meno conosciute come l’agente di sviluppo o il counsellor.
LE RELATRICI. All’incontro sono state invitate a raccontare la propria esperienza Rita Orgiu, agente di sviluppo locale Gal Sarcidano Barbagia di Seulo (Isili), Rosalba Boi, ostetrica (Isili), Monia Ibba, commercialista (Isili), Gianna Lecca, sartoria Alta moda sposa (Isili), Aurora Angius, calzolaia Sa sabattera (Isili), Viviana Sirigu, panificatrice artigiana panificio Kentos (Orroli), Monica Congiu, ingegnere (Gergei), Marta Chessa, counsellor Centro Panta Rei Sardegna (Cagliari), Leyla Manunza, giornalista di Chartabianca, il primo Studio giornalisti associati in Sardegna che ha sede a Cagliari.
LAVORO FEMMINILE: PROBLEMI E OPPORTUNITÀ. L’incontro con imprenditrici artigiane, libere professioniste e lavoratrici dipendenti ha permesso ai giovani di confrontarsi con le opportunità offerte dal territorio e di dialogare in un clima informale con la ricchezza delle esperienze di vita che ciascuna ospite ha raccontato e condiviso. Il lavoro femminile, ma anche l’importanza di superare stereotipi e barriere tra i generi, sono stati alcuni dei nodi della discussione della mattinata.
L’organizzatrice dell’incontro, la docente Tiziana Fadda, e la coordinatrice del dibattito, l'insegnante Silvia Conti, hanno evidenziato come, da un lato, fosse in qualche modo un atto dovuto occuparsi di donne e lavoro in quanto le classi terze coinvolte in questo primo anno di obbligo normativo dell’alternanza scuola-lavoro sono a composizione prevalentemente femminile; dall'altro, come l’incontro abbia avuto la funzione di stimolare la riflessione sul difficile percorso storico che ha portato le donne a inserirsi in campi occupazionali tradizionalmente maschili, ad es. quello dell’ingegneria, e come viceversa alcune professioni tradizionalmente femminili, come l’ostetricia, si sono in tempi recenti aperte alla presenza maschile.
RUOLO DELLA SCUOLA. Molte delle imprenditrici e professioniste presenti hanno posto l’accento sulla centralità della scuola per poter realizzare le proprie aspirazioni professionali, anche quelle che sembrano più lontane dal mondo degli studi, ma hanno evidenziato anche l'importanza della autoformazione continua e di conoscere quanto avviene in altre realtà nazionali e internazionali.
IL PERCORSO. Hanno partecipato le classi III dei vari indirizzi dell’Istituto, le quali inizieranno a breve un percorso lavorativo in azienda o in strutture pubbliche, e una classe IV che, nell’ambito delle attività di potenziamento, si sta cimentando nella progettazione di un progetto di inserimento lavorativo da realizzare nel corso del prossimo anno.