Martedì 16 dicembre 2025 - 14:42

Giornalismo: la crisi si supera con un modello di business efficace e non ballando sul Titanic

chartabianca studio giornalisti associati
(CHARTABIANCA) - Cagliari, 06 febbraio 2017 - Se per molti la crisi è un coperchio buono per tutte le pentole, quando ai primi del 2009 abbiamo fondato Chartabianca Studio Giornalisti associati, il primo in Sardegna, l’abbiamo fatto con la profonda convinzione che la nostra pentola avesse bisogno di tutt’altro tipo di coperchio. Questo perché avrebbe dovuto cucinare a regola d’arte:

1) il passaggio da giornalisti precari a giornalisti liberi professionisti/imprenditori dell’informazione. Perché continuare a puntare a un’assunzione in una testata quando da lì a poco in tutto il mondo la gran parte avrebbe rischiato di chiudere o di tagliare pesantemente posti di lavoro? Perché sperare di ballare sul Titanic?

2) un modello di business realmente efficace e basato principalmente sull'innovazione sia del modo di fare informazione che dei processi di lavoro che ci son dietro. Il mercato dell’informazione è completamente cambiato ed è impensabile che il modello economico adottato non contempli questi cambiamenti.

3) l’abbandono dei mantra storici del mondo dell’informazione (gerarchia classica delle notizie, tempi di scrittura, organizzazione del lavoro etc): sono ampiamente superati e continuare ad applicarli senza adeguarli alle reali esigenze crea e creerà ancora fortissime diseconomie. Ovviamente questo senza mai rinunciare alle regole base del giornalismo e avendo ben salde deontologia ed etica.

4) la scelta della squadra in base a capacità professionali attestate innanzitutto dal lavoro sul campo: professionisti dotati di grande apertura mentale, ottimismo, determinazione e capacità di saper dare e ricevere fiducia.

5) la consapevolezza che per il giornalismo i social network e affini devono essere uno strumento e non il fine.

6) la consapevolezza che fare giornalismo non è una mera espressione della propria indole ma è innanzitutto una professione/mestiere/lavoro e quindi presuppone necessariamente un ritorno economico in rapporto all’opera prestata e al livello di professionalità posseduto.

7) la convinzione che oggi fare informazione oggi significa affrontare un mercato che sempre più richiede un prodotto ben definito e che è disposto a pagare purché sia di qualità: la notizia per la notizia.

La crisi? Brutti momenti ma - per chi vuole davvero coglierle - anche tante straordinarie opportunità per aprire nuove strade professionali e imprenditoriali.
Abbasso la crisi, viva la crisi.