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Giovedì 25 aprile 2024 - 22:52

EDILIZIA: IX RAPPORTO ANCE SARDEGNA: RIPRESA ATTESA PER IL 2017; RISORSE PER 2,6 MLD

(CHB) - Cagliari, 10 apr 2017 - Il 2016 lascia ancora l'amaro in bocca al sistema dell'edilizia in Sardegna ma all'orizzonte si sperano di intravvedere primi segnali di luce nel settore delle costruzioni per il 2017. Se l'anno passato le ombre nel comparto non si sono ancora diradate del tutto (-0,1% valore edilizia), per l'Ance Sardegna si rileva una prospettiva migliore per il 2017. Si va verso un aumento del valore aggiunto nelle costruzioni dell’1,1% su base annua che potrebbe interrompere la dinamica negativa iniziata nel 2008 e un aumento degli investimenti pari allo 0,8% in termini reali. Sono alcuni dei numeri principali contenuti nel IX Rapporto dell’Ance, l’associazione costruttori della Sardegna, che sta illustrando alla stampa, a Cagliari,  i dettagli del documento. Stanno partecipando alla conferenza il presidente regionale dei costruttori, Pierpaolo Tilocca, i rappresentanti territoriali e Romain Bocognani della direzione Affari Economici e Giovanna Altieri del Centro studi dell’Ance nazionale.

TILOCCA (ANCE). "Ancora non sono soddisfacenti i dati del 2016 con il calo del valore dell'edilizia e con la perdita di posti di lavoro -3% (1.000 addetti) nel 2016 e il 50% in meno negli ultimi 8 anni con 29.000 occupati in meno - dice il presidente dell'Ance Sardegna Pier Paolo Tilocca - non ha aiutato nemmeno la normativa del nuovo Piano Casa e il blocco al vecchio che non ha permesso alle imprese di lavorare".

LE RISORSE. Ammontano, invece, a circa 2,6 miliardi di euro le risorse destinate alla Sardegna nel settore dell'edilizia: circa 347 milioni derivano dalla programmazione dei fondi strutturali europei 2014- 2020, 1.259 milioni dai Patti territoriali (per la Sardegna e per Cagliari), 875 milioni dal piano operativo per le infrastrutture e 90 milioni dalle misure della Legge di Bilancio 2017.

I DATI. Il settore delle costruzioni in Sardegna rappresenta, in termini di investimenti, l’11,6% del Pil regionale, il 42,8% degli addetti dell’industria e il 6,6% dei lavoratori che operano nell’insieme dei settori economici. In quasi un decennio gli occupati sono diminuiti di 29.000 unità con una riduzione pari al 43,9%. Il mercato immobiliare residenziale nel corso del 2016 consolida la ripresa iniziata nel secondo trimestre del 2015. Secondo i dati dell’Agenzia delle Entrate nell’isola sono state compravendute 12.037 abitazioni. Nel confronto con l’anno precedente si rileva un ulteriore e significativo aumento del 18,2%. Per i mutui su edilizia residenziale nei primi 9 mesi del 2016 si è registrato un aumento del 15% nelle erogazioni che posizionano l’isola al terzo posto nella classifica nazionale dopo la Calabria e la Valle d’Aosta, a fronte di una media nazionale ancora negativa pari al 4,3%. Segnali incoraggianti anche per i mutui non residenziali dove la crescita nel biennio 2015 - 2016 si è attestata al 61,2% rispetto al 2014 mentre nei primi 3 trimestri del 2016 i flussi sono cresciuti del 45,3% I prezzi delle abitazioni si sono mantenuti in calo anche nel 2016: a Cagliari i valori degli immobili hanno registrato un’ulteriore diminuzione pari al 2,2% su base annua.

L’ANALISI ANCE. L’analisi tiene conto dell’impatto sui livelli produttivi delle misure contenute nella Legge di Bilancio 2017 finalizzate al rilancio degli investimenti infrastrutturali e al rafforzamento degli incentivi fiscali, con particolare attenzione agli interventi di messa in sicurezza del territorio e di efficientamento energetico. Il definitivo superamento del Patto di Stabilità interno, accompagnato da misure di rilancio degli investimenti territoriali, l’avvio della ricostruzione delle zone colpite dagli eventi sismici nel Centro Italia e altre misure di carattere nazionale, come il Fondo per gli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale e industriale del Paese previsto dalla Legge di Bilancio, dovrebbero generare un impatto positivo già a partire da quest’anno. In particolare, per le opere pubbliche, si prevede un incremento degli investimenti pari all’1,9%, per gli interventi di manutenzione straordinaria dello stock abitativo un aumento dell’1,4% e per gli investimenti in costruzioni non residenziali private una crescita dello 0,3%. L’unico valore negativo riguarda gli investimenti in nuove abitazioni che proseguono il trend in diminuzione degli anni precedenti, con un ulteriore calo dell’1,4% rispetto al 2016. (CHARTABIANCA) mpig © Riproduzione riservata