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Venerdì 19 aprile 2024 - 20:48

EDILIZIA SCOLASTICA E ABITARE SOCIALE: ANCE, IL PROGETTO DA 760 MLN NEL SUD SARDEGNA

(CHB) - Cagliari, 09 giu 2017 - Si chiama "Edilizia scolastica e abitare sociale" ed è il progetto preliminare proposto dall'Ance Sardegna Meridionale che punta a combattere la dispersione scolastica, migliorare il sistema scolastico attraverso gli ambienti e sviluppare l'abitare sociale. Il progetto è partito dagli studi dell'associazione dei costruttori, terminato nel 2008, che ha permesso di proporre un parternariato pubblico e privato per raddoppiare gli investimenti e dare efficacia alle azioni in programma. Il progetto prevede una cifra complessiva di 760 milioni globali per l'area Metropolitana di Cagliari per 7 anni e sulla parte dell'abitare sociale, ha stimato un investimento di 200 milioni. I dettagli del progetto sono stati illustrati stamattina alla Fiera di Cagliari da Simona Pellegrini, presidente della sezione Costruttori edili della Confindustria (Ance) Sardegna Meridionale e da Giampiero Vargiu, consigliere dell’Ance Sardegna Meridionale.

RISULTATI ATTESI. I promotori dell'iniziativa si attendono una ricaduta sul Pil e sugli introiti fiscali basati sull'investimento di circa 100 milioni all'anno. Tra i risultati previsti: la riduzione del 20% del patrimonio edilizio scolastico della Città Metropolitana con un passaggio da 600 a 480 mila metri quadri degli spazi scolastici ancora troppo elevati nell'area Metropolitana; un risparmio stimato di circa il 60% di spesa pubblica grazie all'efficientamento energetico degli edifici. Il progetto – secondo quanto riporta il notiziario Chartabianca - punta a creare uno spazio unico integrato nella scuola basato su ambienti dignitosi con caratteri di abitabilità e flessibilità. Inoltre punta a estendere gli spazi per 'civic center', ovvero luoghi come librerie, piccoli negozi a tema, bar-caffetterie, sedi di società culturali, utili a creare luoghi di confronto e scambio.

PELLEGRINI (ANCE). "Quello che abbiamo proposto è un progetto che ci aspettiamo possa essere condiviso dalle istituzioni e che punta a disegnare il futuro dei nostri giovani, delle aziende guardando a un diverso modo di gestire gli spazi ed edifici scolastici - dice Pellegrini - abbiamo sviluppato il progetto in questo periodo condividendo i passaggi con gli attori interessati grazie a tavoli tecnici con Regione, Provincia e Comune Cagliari, Miur, Banco di Sardegna e Legambiente".
Pellegrini sottolinea il "momento drammatico" del settore edile in Sardegna che vede meno 50% degli occupati dal 2008 a oggi. "Quello che viviamo è uno scenario economico in cambiamento e il futuro delle costruzioni non può dipendere solo dal sistema degli appalti - dice - perché se si guarda solo al sistema appalti, il futuro non è roseo, con un nuovo codice che ha portato a una diminuzione degli appalti, in numero e in valore - spiega - e se a questo si aggiunge una burocrazia elevata anche in termini di pressione fiscale, il bilancio armonizzato, il costo del lavoro altissimo si ingessa un settore che è sempre stato trainante". Per l'esponente Ance è necessario "riprendere in mano il ruolo del settore come traino dell'economia isolana: non possiamo aspettare i tempi del legislatore sardo e dell'esecutivo, per questo cerchiamo di smuovere la situazione mettendo al centro le imprese".

DE PASCALE (CONFINDUSTRIA). "Non c'è solo un problema di disoccupazione e incidenza sul Pil - ha detto Maurizio De Pascale, presidente di Confindustria Sardegna meridionale - l'industria è percepita come fattore negativo ma non si può pensare a un mondo dove non ci sia più il mondo del mattone e l'industria. Non si può vivere di sole startup innovative perché c'è bisogno anche di chi produce ricchezza - conclude - non possiamo pensare solo a chi consuma".

TILOCCA (ANCE). "Lo spirito dei privati, i soldi a disposizione e l'esigenza della Pubblica amministrazione di ammodernare il patrimonio edilizio, devono essere messe in stretta relazione ma attualmente manca il coraggio di farlo", ha sottolineato il presidente di Ance Sardegna, Pierpaolo Tilocca. "Senza questa relazione si assisterà al fallimento del sistema e soprattutto della logica di utilizzo dei soldi e degli investimenti privati: non so cosa possa fare di più l'Ance rispetto a quanto sta già facendo - aggiunge - bisogna facilitare il percorso di interconnessione del pubblico e del privato pensando che, oggi, i grandi capitali non stanno dando rendimento".

MANNONI (FONDAZIONE DI SARDEGNA). "Siamo investitori che tutelano il patrimonio e siamo aperti a questo tipo di progetto" è intervenuto il segretario generale della Fondazione di Sardegna, Carlo Mannoni, in merito al progetto dell'Ance sull'edilizia scolastica e abitare sociale. "Siamo un soggetto privatistico che nasce con un patrimonio pubblico e il conferimento del Banco di Sardegna - dice Mannoni dal palco del convegno alla Fiera di Cagliari - e abbiamo un patrimonio superiore a 1 miliardo di euro la quota bancaria del Banco-Bper ammonta al 30% del patrimonio che, in globale, è costituito per un terzo da banche, un altro terzo da Cassa depositi e prestiti di cui siamo il primo socio privato, e l'ultimo terzo con esercizi finanziari - aggiunge - negli ultimi anni abbiamo potuto erogare tra 16 e 20 milioni in circa 5 settori storici ai quali quest'anno si aggiunge un bando sulla scuola. Quest'anno con la Fondazione con il Sud gestiamo progetti di recupero dei ragazzi e lotta alla povertà minorile con 120 milioni l'anno in generale e un budget della Fondazione di 2,5 milioni".

I PARTECIPANTI. Tra i partecipanti ai lavori: Maurizio de Pascale, presidente di Confindustria Sardegna meridionale, Simona Pellegrini, presidente dei costruttori dell’Ance Sardegna Meridionale; Giampiero Vargiu, consigliere dell’Ance Sardegna Meridionale; Andrea Casciu, presidente Inarch Sardegna e Massimo Campari direttore scientifico di Inarch; Maria Claudia Annese, referente del Cts; Giulia Bellu, presidente della Consulta provinciale studentesca della provincia del capoluogo; il segretario generale dell’Igi, l’Istituto Grandi Infrastrutture, Federico Titomanlio; il segretario generale della Fondazione di Sardegna, Carlo Mannoni e Alessandra Berry, coordinatrice dell’Unità di progetto Iscol@ della presidenza della Regione. Ha moderato i lavori Leyla Manunza della redazione del notiziario Chartabianca, media partner del convegno. (CHARTABIANCA)