(CHB) - Cagliari, 06 dic 2018 - Tre consorzi fidi sardi, due di Cagliari (Finsardegna e Fidicoop) e uno di Sassari (Unifidi), si uniscono nel primo contratto di rete tra confidi in Sardegna per mettere a disposizione servizi per le loro quasi 12 mila imprese socie, con l'obiettivo dello sviluppo territoriale, dell'innovazione e dell'intersettorialità in comparti chiave dell'economia isolana quali il commercio, l'artigianato, la cooperazione e l'agroalimentare.
Il contratto di rete si chiama “Pàris”, che in sardo indica proprio lo “stare insieme” e quindi l’unità dei tre confidi in questo progetto. La rete è una aggregazione che rappresenta esattamente 11.800 imprese sarde socie, che oggi utilizzano linee di credito per oltre 534 milioni di euro e assistite da garanzie per oltre 237 milioni di euro, il 34% dei circa 700 milioni che costituiscono lo stock regionale di garanzia collettiva fidi.
La presentazione del contratto di rete è avvenuta oggi a Cagliari, nella sede di Finsardegna, e vi hanno preso parte i rispettivi presidenti e direttori dei tre confidi: Francesco Sanna e Riccardo Barbieri (Fidicoop), Stefano Vargiu e Ciro Rubiu (Finsardegna) e Salvatore Desole e Carlo Marcetti (Unifidi).
LA RETE. La rete intende unire l’organizzazione di Finsardegna (specializzata nel comparto dell’artigianato), Unifidi Sardegna (Commercio e servizi, con particolare riferimento al comparto turistico) e Fidicoop (che supporta le imprese cooperative, in particolare del comparto agroalimentare) che vantano dimensioni e volumi di garanzie molto simili ma provenienti da esperienze settoriali diverse. Il polo tra i tre confidi, mirando a ottimizzare e condividere funzioni, punta anche a mettere in comune servizi partendo da un know how legato all’attività tradizionale e puntando a soluzioni innovative per le imprese socie. Tra i punti di forza quello di moltiplicare le opportunità per i soci che potranno godere dei servizi della rete già solo appartenendo a un singolo confidi.
I SERVIZI DI CONDIVISIONE. Il progetto di rete prevede funzioni di natura industriale, tecnologica, commerciale effettivamente attivati nell’ambito della Rete. In particolare: condivisione degli spazi e delle risorse; condivisione della rete commerciale; condivisione del rischio di credito; condivisione delle procedure, dei criteri operativi e dell’istruttoria; condivisione della base sociale della partecipazione al capitale (partecipazione incrociata); offrire servizi diversi dalle garanzie.
ALTRI NUMERI. Operativo da pochi mesi, il contratto di rete ha già prodotto i primi effetti e i confidi in rete hanno già condiviso garanzie per circa 4,2 milioni che assistono linee di credito per un valore complessivo di oltre 9 milioni; condiviso spazi fisici e rete commerciale; realizzato percorsi di formazione congiunta; ampliato, strutturato e condiviso l’offerta di servizi a corredo della attività di garanzia; operato per uniformare ogni fase, documento o contenuto del processo di valutazione e concessione di garanzia.
DESOLE (UNIFIDI): ALLE PMI PARLEREMO CON UNA VOCE SOLA. “Stare assieme è un valore. Unifidi, Fidicoop e Finsardegna sono tre realtà che nascono con connotazioni diverse, ma che si uniscono in rete: andremo cioè a parlare con una sola voce. Offriremo prodotti e soluzioni per le imprese e saremo un interlocutore importante per il mondo bancario e politico. Le nostre competenze saranno messe a disposizione del mercato. Gli elementi distintivi resteranno, certo. Ma saremo forti assieme”, ha detto Salvatore Desole, presidente di Unifidi (confidi nato dalla fusione fra Asconfidi Oristano, Terfidi Nuoro e Confidi commercio di Sassari) e presidente pro tempore della rete ‘Pàris’, durante la conferenza stampa di presentazione.
Secondo Desole, poco conta essere confidi vigilati. “La certificazione di Bankitalia è un segnale che il consorzio è ben amministrato, ma è un dato ormai superato. In questa fase, le banche guardano la solvibilità del confidi e quindi il suo livello di patrimonializzazione. Paris risponde a pieno a questa esigenza”, conclude Desole.
BARBIERI E SANNA (FIDICOOP): OPERAZIONE STRATEGICA. Per Riccardo Barbieri, direttore di Fidicoop, “questa operazione è strategica. Le banche ormai stanno selezionando pochi interlocutori e stanno sempre più disintermediando le imprese più piccole. Cresce il flusso di risorse verso Cassa depositi e prestiti e il fondo centrale. La crisi ha piegato le banche, ma i dati di sofferenza hanno riguardato anche i confidi, con una differenza: gli istituti accedono ai mercati di capitali e a interventi pubblici, noi no. È quindi necessario dare segnali di organizzazione e di valore interno. Paris mira a questo”.
“Possiamo dare flussi informativi alle aziende per migliorare l'accesso al credito, superando il business tradizionale delle garanzia”, ha continuato Barbieri. “Dietro la rete Pàris ci sono tre player importanti: Finsardegna, confidi storico con i suoi 4.000 associati, Unifidi il più patrimonializzato e Fidicoop con la sua centralità apprezzabile. Abbiamo un livello di solvibilità che vogliamo mettere in rete. Garantiamo solvibilità piena. Questo lo chiedono le banche”, ha aggiunto Barbieri. “La nostra rete dà infatti una risposta senza eguali alle esigenze degli istituti di crediti”.
Servono però più risorse al settore. “I 5 milioni a valere sul fondo di garanzia regionale sono insufficienti per i confidi”, osserva Barbieri. “Ma occorrono anche norme più fluide. Sono poi necessari meno consorzi fidi. Ormai sono sette quelli significativi in Sardegna. Gli altri sono destinati ad essere marginalizzati. L'orientamento delle banche sarà sempre più quello di selezionare. La Regione deve leggere in questa operazione un valore importante da premiare. Deve comunque fare passi in avanti per la messa in sicurezza del sistema”.
L'INNOVAZIONE. “Interventi di sviluppo territoriale, innovazione e intersettorialità: sono questi i tre fondamenti di questo contratto di rete”, ha aggiunto Francesco Sanna, presidente di Fidicoop Sardegna, questa rete che mette insieme artigiani, mondo del commercio e della cooperazione rappresenta una collaborazione utile per tutto il mondo dell’economia isolana e soprattutto rafforza il tema mutualistico”. Secondo Sanna, “la rete permette anche di migliorare le nostre strutture organizzative e favorire la crescita professionale interna, ma anche incentivare all'esterno la nascita di nuove imprese, modelli organizzativi e cooperative. Far entrare in questa rete mondi diversi è una sfida stimolante che va anche nella direzione richiesta dalla Regione proprio in tema di aggregazione”, ha concluso Sanna.
VARGIU E RUBIU (FINSARDEGNA): PIÙ SERVIZI A IMPRESE. "Migliorare il servizio alle imprese senza aumentare i costi, maggiore scambio di risorse umane, rafforzamento del concetto di prossimità”:sono alcuni dei punti di forza del contratto di rete ‘Pàris', secondo Stefano Vargiu presidente di Finsardegna, iniziativa di Finsardegna, Unifidi Sardegna e Fidicoop. “Questa rete è un’opportunità per il sistema dei confidi in Sardegna e per le imprese isolane - sottolinea in conferenza stampa - perché si uniscono le forze che arrivano da settori diversi e tutte le conoscenze maturate singolarmente possono essere messe ora a disposizione di tutti. ‘Pàris' sarà una interfaccia unica per le imprese dell’isola dove un unico sportello si moltiplica per tre”.
Secondo Vargiu “con la rete il consorzio migliora le sue opportunità grazie anche all’acquisizione di nuovi servizi ma resterà pilastro la prossimità per consentire quella vicinanza alle imprese che ha sempre contraddistinto l’operato dei confidi - conclude Vargiu - la rete sarà verticale nei settori e trasversale nella distribuzione e il sistema bancario e quello politico saranno interlocutori della nostra rete”.
Per Ciro Rubiu, direttore di Finsardegna, "Pàris è la dimostrazione che per essere competitivi non serve essere vigilati - spiega - l'idea è quella di andare oltre la prestazione di garanzia, portando avanti un lavoro di tutoraggio per sostenere l'imprenditore da quando avvia l'azienda e poi cresce”. Tra gli altri obiettivi “c’è quello di portare a fattor comune anche la formazione e altre iniziative chieste dal mercato - conclude Rubiu - tra cui offrire la possibilità a ogni singolo imprenditore socio di un confidi, di usufruire dei servizi anche degli altri due consorzi della rete”. (CHARTABIANCA)