Cagliari, 18 gen 2010 (CHB) - Regione Sardegna bocciata per le funzionalità locali sulla Borsa del lavoro, strumento introdotto dalla legge Biagi con l’obiettivo di creare un sistema trasparente e fruibile tra domanda e offerta. Secondo un'indagine del Sole 24 Ore, il portale www.sardegnalavoro.it offre “una registrazione macchinosa ai suoi utenti, un’accessibilità non ottimale e il suo motore di ricerca risulta essere appena abbozzato”.
Va detto che anche le altre Regioni non se la passano tanto meglio, anche perché è tutto il sistema virtuale (compreso quello nazionale, raggiungibile sul sito www.borsalavoro.it) ad avere problemi e difficoltà.
Nella Finanziaria 2010, scrive ancora Il Sole 24 Ore, è prevista una nuova occasione per rilanciare il progetto che ancora stenta a decollare. La legge stabilisce che «al fine di favorire il reinserimento al lavoro, l`Inps comunica al ministero del Welfare, per la successiva pubblicazione nella Borsa continua nazionale del lavoro i dati relativi ai percettori di misure di sostegno al reddito per i quali la normativa vigente prevede, a favore delle imprese, incentivi all`assunzione, ovvero in capo al prestatore di lavoro, l`obbligo di accettare un`offerta formativa o un`offerta di lavoro congruo». (chartabianca 11:10)