Udine, 5 feb 2010 (CHB) - Dopo il consenso della III Commissione regionale, anche il Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato all'unanimità la proposta di legge contro la vivisezione, presentata dal consigliere Giorgio Venier Romano. Nella nuova legge, il cui titolo definitivo è "Norme per la diffusione di metodologie alternative alla sperimentazione animale", sono state presi in considerazione e inseriti anche alcuni emendamenti proposti dalla LAV (Lega antivivisezione) in sede di Commissione.
"Un segnale positivo", scrive la Lav che vede approvati due punti fondamenti riguardanti il finanziamento di 30mila euro per la diffusione dei metodi alternativi alla sperimentazione animale e la partecipazione delle associazioni per la protezione animale all'interno del Comitato etico regionale che vaglia i progetti scientifici.
L'incentivazione economica gioca, infatti, un ruolo cruciale per l'implementazione dei metodi alternativi che, nonostante si dimostrino più utili, economici e predittivi del modello animale, continuano ad essere considerati una scienza di secondo livello per inerzia culturale e mancanza di diffusione degli stessi durante la formazione scientifica. Emendamento totalmente in linea con iI Decreto legislativo vigente sull'utilizzo degli animali a scopi scientifici, che sottolinea, in più articoli, l'importanza dei metodi alternativi e la legge sull'obiezione di coscienza alla sperimentazione animale.
I Comitati etici sono una realtà che speriamo si diffonda nel nostro Paese, seguendo e anticipando le indicazioni legislative europee di imminente approvazione. La presenza di altri enti, all'interno dei Comitati, come le associazioni per la tutela degli animali è un primo, importante, passo per cercare di garantire almeno il regime di trasparenza e vigilanza che dovrebbe esserci nell'ambito della ricerca, un mondo invece normalmente precluso ai pochi del settore.
Particolare importanza assume questa legge, in una Regione come il Friuli Venezia Giulia in cui sono presenti diversi centri di ricerca, universitari e scientifici, dove attualmente viene applicata la sperimentazione su animali; inoltre il FVG è la prima Regione a intervenire su questa materia dopo la bocciatura della legge in Emilia Romagna, nel 2002, che vietava il ricorso alle specie d'affezione per la sperimentazione. "La LAV si augura che questa approvazione di carattere regionale diventi un atteggiamento culturale e legislativo condiviso da tutto il Paese, per una ricerca senza animali che tuteli nei fatti il valore della vita e si rivolga ad una nuova scienza". (chartabianca 13:54)