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Venerdì 02 maggio 2025 - 09:42

SAN VALENTINO, FIORI E CENETTE: CAGLIARI SPENDE 250MILA EURO

Cagliari, 13 feb 2010 (CHB) - Nonostante il periodo di recessione nei consumi, di rincari e difficoltà di mercato, saranno circa 270 mila i consumatori, compresi tra i 16 e i 40 anni, che in provincia di Cagliari faranno un omaggio nel giorno di San Valentino. In testa a tutte le preferenze resiste l'omaggio floreale, seguito dalle serate a tema organizzate nelle attività di ristorazione e le discoteche. Nel giorno degli innamorati, infatti, vi è una propensione agli acquisti di questi prodotti, mediamente superiore al 10 per cento in più rispetto ai periodi di normalità.

I regali preferiti. Buone previsioni ancora una volta anche per i capi d'abbigliamento, i dolci e i consueti cioccolatini. Il fiore, però, resta anche quest'anno il simbolo principe della festa degli innamorati. E' quanto sottolinea la Confcommercio di Cagliari, che evidenzia che i fiori donati saranno circa 350 mila, tra rose (le più gettonate, rappresentando più del 60 per cento del totale delle vendite floreali), orchidee, lilium, calle, per una spesa complessiva al consumo che si avvicina ai 250 mila euro. Così anche quest'anno i commercianti, pur in presenza di un quadro generale del settore carico di problemi e di difficoltà, si sono sbizzarriti nel proporre acquisti che rispondano alle esigenze degli affezionati di questa ricorrenza che, essendo radicata alla nostra cultura, non intende conoscere crisi.

Le fasce d'età. I potenziali consumatori sono stati suddivisi per fasce d'età: la prima comprende un'età compresa tra i 16 e i 20 anni (41.270 abitanti), ovvero teenager che non hanno soldi propri, che dipendono economicamente dai genitori, ma molto determinati a "fare il regalo": fiori (rose in primis), biglietti, cioccolatini, piccoli gadget; l'età compresa tra i 21 e i 30 anni (102.040 abitanti), ovvero le giovani coppie con una propria minima capacità di spesa, dove gli acquisti si spostano su prodotti come cene in ristorante, serate danzanti, libri ed abbigliamento (anche intimo). In ultimo, la fascia compresa tra i 31 e i 40 anni (130.798 abitanti) che rappresenta quella numericamente più rilevante e con una posizione economica consolidata, dove i prodotti di riferimento sono quelli tecnologici come telefonini, palmari, fotocamere, mp3, cene in ristoranti di qualità, prodotti di gioielleria, viaggi week-end tra le offerte last minute o anche trattamenti benessere. Un discorso a parte, difficilmente quantificabile, meritano i servizi dedicati alla ricorrenza per sms, mms e servizi e-mail, che saranno consumati trasversalmente da tutte le categorie.

I prezzi. Sul fronte dei prezzi, non si registrano aumenti rispetto al 14 febbraio del 2009 che dovrebbero, quindi, mantenersi stazionari, pur in presenza di una crescita della spesa che, nei confronti dell'anno scorso, dovrebbe variare tra intorno al 5 per cento. Il settore della ristorazione e il turistico-ricettivo si affermano con una minima variazione di costi rispetto al 2009: i ristoranti presentano menù a tema per la ricorrenza contenuti tra i 30 e i 50 euro e gli operatori del settore turistico-ricettivo, grazie alla coincidenza con il fine settimana, suggeriscono offerte "all inclusive" di alta qualità entro i 180 euro a persona per le coppie che vogliono regalarsi un weekend romantico in un periodo di bassa stagione. Per quanto riguarda il costo degli omaggi floreali quest'anno, poi, si è in presenza di una situazione particolarmente complessa dove si continuano a registrare molte incertezze: una rosa può costare dai 5 agli 10 euro, una calla dai 3 ai 8 euro, un lilium da 3 a 6 euro, una confezione di orchidee dai 28 ai 35 euro. Per i prezzi delle rose, in particolare quelle rosse (prodotto di punta della festa degli innamorati), si prevedono incrementi rispetto all'anno scorso che dovrebbero attestarsi attorno al 3 per cento, determinato in parte dalla scarsa produzione in loco e in parte determinati dal "caro gasolio". Per le altre realtà economiche, in particolare le attività di ristorazione, si parla di prodotti con provenienza locale "a chilometri zero", con costi tendenzialmente in linea rispetto all'anno precedente. Da qui la probabile vivacità dei consumi che, nonostante le difficoltà economiche delle famiglie italiane, dovrebbe rimanere sugli stessi livelli del 2009. (chartabianca, 23:06)