"La situazione - spiega Bisail al Giornale dello Spettacolo - è difficile, difficilissima". In particolare sulla riforma dello spettacolo dal vivo, rinviata ormai da tempo, Bisail afferma: "a questo punto, c'è lo sgomento. Siamo distrutti dall'incertezza e da una domanda su tutte: dove andiamo a finire? Non sappiamo mai quali saranno i contributi, si susseguono minacce di riduzione di fondi o, addirittura, di abolizione. Come si lavora in condizioni così precarie - conclude - sarà rappresentato il 26 febbraio da tutte le associazioni di Federmusica: ciascuna di esse avrà spazio per rendere pubbliche esigenze e difficoltà".
Numerosi gli interventi previsti alla giornata il cui obiettivo è quello di avanzare delle proposte per un più adeguato riassetto normativo del settore: oltre a Bisail, al presidente dell'Agis, Alberto Francesconi, e ai rappresentanti delle associazioni aderenti a Federmusica (i teatri di tradizione, la lirica ordinaria, i festival, le istituzioni concertistiche orchestrali, le bande, le società di concerti, l'istituto nazionale per lo sviluppo musicale nel Mezzogiorno e l'associazione I-Jazz), interverranno il direttore generale dello spettacolo dal vivo del Mibac, Salvo Nastasi, il giornalista Sandro Cappelletto, e altri esperti. Previsti anche interventi dei parlamentari che stanno lavorando alla riforma dello spettacolo dal vivo. (chartabianca, 19:21)