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Domenica 19 maggio 2024 - 19:16

BACCHE DI MIRTO SPONTANEO, RACCOLTA RECORD: 3.500 QUINTALI (UNIONE SARDA)

Cagliari, 18 feb 2010 (L'Unione Sarda) - Si è conclusa con numeri da record la stagione della raccolta delle bacche di mirto spontaneo in Sardegna. I mille raccoglitori, sparsi su tutto il territorio isolano, hanno raccolto ben tremila e 500 quintali di bacche, circa 500 in più rispetto alla stagione precedente. Più che positiva anche la raccolta della bacche pregiate di Monte Arcosu, che verranno trasformate nell'omonimo liquore: circa 450 quintali.
LA QUALITÀ I raccoglitori, tra i quali 108 iscritti all'associazione regionale dei raccoglitori di flora spontanea, che fa capo al presidente Oscar Cocco, hanno battuto le montagne di tutta la regione tra dicembre e gennaio, raccogliendo bacche di ottima qualità, che sono state conferite alle aziende produttrici del liquore di mirto. Un'annata davvero eccezionale, sia per quantità, si per quanto riguarda la qualità. La conferma arriva dallo stesso Oscar Cocco. «Il motivo della stagione particolarmente ricca», afferma con soddisfazione, «sta nell'annata particolarmente piovosa, che ha arricchito le bacche di sostanze zuccherine. Oltre ad essere stata abbondante, l'annata appena trascorsa ci ha riservato un prodotto di ottima qualità».
LA PRODUZIONE Anche quest'anno le varie azienda produttrici, confezioneranno circa due milioni di bottiglie di mirto classico, che verrà messo in commercio in primavera. Saranno circa 400 mila le confezioni di mirto di Monte Arcosu, un prodotto di nicchia, che ha superato i confini regionali ed è sbarcato nella Penisola. Un prodotto, il liquore di mirto, che da qualche anno sta ottenendo un successo che va oltre ogni ottimistica previsione. «Il segreto», dice ancora il presidente dei raccoglitori di flora spontanea, «sta nelle condizioni meteo climatiche favorevoli: la pioggia e il sole, oltre alla potatura della piante, contribuiscono ad arricchire le bacche di sostanze zuccherine, che le rende anche più grandi rispetto alle precedenti stagioni». Non sta riscotendo successo, invece, il mirto coltivato, sperimentato da una decina d'anni. «Il mercato», conclude Oscar Cocco, «è coperto nella sua totalità dalle bacche spontanee. Il mirto coltivato, con i suoi 160 ettari, si è rivelato un vero e proprio flop».

PAOLO CABONI